mercoledì 25 settembre 2019
mercoledì 18 settembre 2019
La regola dei pesci di Giorgio Scianna
Trama: Quando a settembre riapre la scuola, il liceo Tommaseo viene travolto da
una scoperta che lascia tutti senza fiato: quattro ragazzi, gli unici
maschi della quinta C, sono spariti. Erano in vacanza in Grecia, ma dal
22 luglio nessuno sa più niente di loro. E mentre un funzionario della
Farnesina viene incaricato di assistere i genitori nel tentativo di
capire cosa sia successo, uno dei quattro torna a casa, illeso ma chiuso
in un mutismo inattaccabile. Fra di loro c'era un patto, e romperlo
significherebbe tradire la fiducia degli altri. Dopo aver raccontato gli
adolescenti in un romanzo che ha fatto il giro delle scuole di mezza
Italia –Qualcosa c'inventeremo –, Giorgio Scianna sceglie di esplorare,
senza mai giudicare, la complessa realtà di chi ha diciotto anni oggi.
Perché è quella l'età in cui si prendono le misure di se stessi e del
mondo, in cui la sete d'avventura si muove verso direzioni impensabili.
La ribellione può assumere molte forme, tante quante sono le speranze.
Il confronto:
Il confronto:
L.F. : La descrizione dell'adolescenza, che prelude ad un periodo nel i figli non ti
ascoltano è molto attuale. I figli seguono i social e si fanno influenzare. I quattro
ragazzi pensano di andare a vedere un posto nuovo, di fare una nuova esperienza, non di combattere. E' l' immaturità tipica della loro età, che li porta anche a fare le stesse scelte quando si trovano tutti insieme. Ma alla fine c'è un'apertura alla speranza e la
famiglia è quella istituzione che può resistere
M.S. : alla fine questi ragazzi così critici sembra che
ce l'abbiano a morte con i genitori. Tutti tra l'altro provengono da famiglie borghesi
abbastanza agiate.
Li.Fe. : Scianna descrive il vuoto e l'angoscia dei giovani
d'oggi che si lasciano convincere dai social perché non hanno riferimenti
sicuri. La regola dei pesci è andare dove va il branco.
C.D.: Ci sono zone di buio nei giovani e piuttosto del
nulla la loro scelta cadesu qualcosa di mostruoso. Ci sono anche degli spunti positivi e di riscatto: per esempio il valore dell'amicizia.
Anche la musica è vista come una strada verso la salvezza. Infatti alla fine i ragazzi decidono
di andare al meeting.
E.N. : mi sembra strano che i ragazzi siano così. Forse quelli di famiglie medio borghesi. Li ho confrontati con
quelli che lavorano in fabbrica, che hanno altro per la testa, come sballare il
sabato.
Verso la fine del romanzo pensavo che sarebbero tornati a
casa e che si prendessero la responsabilità di quello che avevano combinato. Invece vanno oltre, al meeting di musica e, bontà loro, mandano una cartolina
ai genitori per far sapere che stanno bene. Non avevano la misura delle
preoccupazioni e dei dispiaceri che inflitti alle loro famiglie.
Fai di te la notte di Giorgio Scianna
Trama: È sera, Clara sta rientrando dal lavoro: invece di accostare davanti a casa, d’impulso decide di tirare dritto. Spegne il cellulare e imbocca l’autostrada. Le sembra di vederli, i suoi due bambini, coi capelli ancora umidi dopo la piscina. Le sembra di vedere anche Sergio che apparecchia la tavola con mani ferme e sicure.
Ma dietro i gesti e le voci di ogni giorno, adesso Clara sente la nota falsa di un segreto nascosto per troppo tempo, l’ombra di un tradimento che non è uguale a nessun altro. Per questo è come se non conoscesse più la strada di casa, e neppure quell’uomo che ha vissuto accanto a lei per tanti anni.
«Mi sono fermata in una piazzola. Non avevo deciso di farlo, ma ho visto il disegno di una piazzola dopo cinquecento metri e ho rallentato fino a fermarmi, a scendere e fumare una sigaretta con la schiena appoggiata all’automobile. Guardavo le poche macchine che passavano, le seguivo fino a che scomparivano. Non so cosa pensassero di una donna in mezzo al buio sul ciglio dell’autostrada, una donna che fumava e guardava le macchine passare come se guardasse il mare».
Il confronto
M. S.: c'è molta confusione poiché Clara non sa bene che pesci pigliare. Non si
capisce in quali termini sia il rapporto con il marito e con il suocero.
O.G.: è strano che un rapporto così stretto fra Clara ed
il suocero non incida sul rapporto di coppia.
L.F. : la trama è debole. in un rapporto di coppia, un
segreto nascosto può essere destabilizzante. Clara ha una reazione spropositata
quando scopre che Sergio è un marrano. Non ho capito il suo tradimento con "il tipo della piscina", il fisioterapista.
Il rapporto con il suocero è un po' una compensazione. Papà
Giò è un manipolatore e con furbizia
attira dalla sua parte la nuora che,
affascinata, sta al gioco per mantenere un legame fra il suocero e la
sua famiglia. Abbiamo scoperto chi sono i marrani ma è un po' forzato averli
inseriti in un contesto simile.
M.T.: l'ambientazione è nella notte. L'ispirazione di questa
storia dei marrani è data da come la vive lei. Il racconto del nonno sembra inserito per farlo capire a noi
lettori, ma nella storia è scollato.
Ha sfruttato ls storia così tragica dei marrani per contrapporla ad
una storia banale.
G.M. : Sergio ha
preso seriamente la questione dei marrani poichè il padre Giò gli ha dato questa eredità molto forte di tramandarne la tradizione, ma in realtà è il primo ad
abbandonarla. L'inconsistenza della storia sta in tutte le reazioni dei
personaggi.
C.D. : lo scrittore forse aveva bisogno di un segreto non
banale per la sua storia.
M.F.: la storia si svolge in un periodo molto breve, non
capisco perchè lei non ne abbia parlato con il marito ma si è confidata con il
suocero.
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