tag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.comments2022-04-05T08:59:36.953-07:00Gruppo di lettura Biblioteca Castel Mellagdlcastelmellahttp://www.blogger.com/profile/06592079313123304707noreply@blogger.comBlogger40125tag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-41375037380703242252022-03-04T12:19:37.487-08:002022-03-04T12:19:37.487-08:00Betway launches in US - Jtm Hub
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Analisi del sistema giudiziario che inizialmente sembra dimostrare la sua fragilità e corruzione ma infine prevale il senso di fiducia dello scrittore nel sistema stesso...fedele all'Ordine?.se mai qualcuno glielo chiedesse. Ciao alla prossima.BarbaraAbarhttps://www.blogger.com/profile/08517615392050494641noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-77338602081534235022010-02-08T15:35:12.900-08:002010-02-08T15:35:12.900-08:00Salve a tutti. Invio un contributo alla discussion...Salve a tutti. Invio un contributo alla discussione del 16.02 pv. Chiedo scusa per eventuali errori e omissioni che, immagino, qualcuno prontamente correggerà.<br />Michele<br /><br />L'incontro con l'autore del 30.01 non è stato male: Diego De Silva è simpatico, non se la tira troppo (solo un po', ma lo farei anch'io al suo posto), parla bene (ci mancherebbe che uno scrittore non parlasse bene!) e non dice banalità. C'era un'intervistatrice che lo stimolava ma sono arrivate anche alcune domande dal pubblico (non da me che, per timidezza, con la parola parlata sono un disastro). <br />E' un po' difficile riassumere ma direi che gli argomenti hanno spaziato dal suo modo di fare letteratura (inclusi i suoi gusti, che spero qualcun altro preciserà meglio), al cinema, dalla politica alla napoletanità, dai linguaggi dei giovani fino alle novità tecnologiche (ad es. gli ebook, che per ovvie ragioni gli scrittori professionali come De Silva vedono con grande terrore). <br />Ho ottenuto anche un suo autografo sulla mia copia di "Certi bambini". E alcuni di noi (anch'io) hanno concluso la serata con lui in pizzeria. <br />A proposito di "Certi bambini" (l'unico suo libro che ho letto) De Silva ha detto che gli interessava descrivere i "soldatini" della camorra, cioè coloro che vengono arruolati nell'organizzazione sin da giovanissimi, trovandovi un surrogato, per quanto aberrante, della famiglia e degli affetti mai ricevuti altrove. <br />Il libro, uscito nel 2001, fu scritto in realtà nel 1998 e la realtà che descrive, secondo l'autore, è oggi superata dai fatti: se, un decennio fa, la camorra era padrona delle strade di Napoli e usava la violenza solo il minimo indispensabile per arrivare ai propri scopi, oggi si è dedicata ad affari più lucrosi (ad es. quelli descritti in Gomorra da R. Saviano, scrittore che De Silva apprezza molto) e ha lasciato il territorio a un'altra generazione di deliquenti non organizzati, che per un nonnulla usano la violenza in modo cieco, durissimo e spesso senza scopo. De Silva ha aggiunto che, se avesse dovuto descrivere oggi il bambino Rosario, ne sarebbe riuscito un personaggio assai meno romantico (dopo tutto quello del libro coltiva un impossibile sogno d'amore) e con tratti molto più ruvidi. <br />Oggi De Silva, dopo quattro libri "robustamente psicologici" (come ha detto), si sta dedicando a qualcosa di più leggero, qualcosa che, oltre a far pensare, contribuisca con l'ironia a far sorridere il lettore davanti ai propri difetti. Una sorta di funzione morale rivestita di leggerezza. Il personaggio che incarna questa sua nuova maniera di scrivere è l'avvocato Malinconico (nomen omen), che è protagonista di "Non avevo capito niente" e lo sarà anche del suo prox romanzo in uscita a settembre (titolo "L'uomo sentimentale").Michelenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-42294007298029346362010-01-04T07:28:40.614-08:002010-01-04T07:28:40.614-08:00Assolutamente shakspeariano , emerge dalle prime r...Assolutamente shakspeariano , emerge dalle prime righe il binomio essere non essere e se sei agire e non agire... aleggia per tutta la trama la corruzione dei sentimernti umani, il compiaciuto combattimento, quasi uno struggimento su cosa fare e cosa sarebbe meglio fare... le nostre stabili incertezze... Grande!BarbaraAbarhttps://www.blogger.com/profile/08517615392050494641noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-56951131604150260262009-11-13T07:56:48.419-08:002009-11-13T07:56:48.419-08:00Ieri 12/XI, vi ho inviato un messaggio che oggi 13...Ieri 12/XI, vi ho inviato un messaggio che oggi 13/XI non vedo ancora pubblicato: evidentemente, devo aver sbagliato qualcosa nella trasmissione! <br />Ci riprovo, sperando che questa sia la volta buona!<br />Dopo essere "incappato" nel vs. blog,ho pensato di farvi una proposta...<br />Sono il prof. Giovanni Guzzoni, originario di Castel Mella ma residente a Chiari e - come qualcuno di voi sa - ho scritto alcuni libri sulla storia del mio e vostro paese.<br />Proposta: sarei lieto di venire da voi per presentare il mio ultimo libro, uscito nel 2004, intitolato "Momenti di vita e di storia castelmellesi" ...<br />Per farvene un'idea, potete leggerlo c/o la Biblioteca Civica (alla quale ne ho regalato tre copie quando il libro è uscito) oppure acquistarlo c/o la Cartolibreria "La Favola" di Onzato di Mella...<br />Qualora la cosa vi interessasse, possiamo combinare...<br />Intanto, complimenti al vostro gruppo e cordiali saluti. <br />prof. Giovanni GuzzoniAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-11792502503672820002009-10-31T11:52:53.055-07:002009-10-31T11:52:53.055-07:00Quattro personaggi diversi ma profondamente uguali...Quattro personaggi diversi ma profondamente uguali nell'esplorazione psicologica e tenacemente legati alla vita.<br />Ricerca della ragion di vita in chiave simpatica e quasi grottesca. Ho trovato questo libro lento all'inizio ma lentezza è in realtà dovuta al peso del soggetto.<br />Mi ha ricordato le ragioni per non esserci ancora mai salita... CiaoBarbaraAbarhttps://www.blogger.com/profile/08517615392050494641noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-1060208564612455982009-10-30T06:34:04.239-07:002009-10-30T06:34:04.239-07:00Cara Rossi, in realtà ho trovato il libro ironico ...Cara Rossi, in realtà ho trovato il libro ironico solo a tratti e non così piacevole a leggersi... molto lento soprattutto nella prima parte; comunque,non buttiamoci giù! Forse, tra amici, i piccoli suicidi ci metteranno d'accordo...<br /><br />Pacca sulla spalla a Michele :)IkaRosahttps://www.blogger.com/profile/17918239314378544594noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-44432320801137043712009-10-30T06:24:57.400-07:002009-10-30T06:24:57.400-07:00il mio giudizio coincide alla lettera con quello d...il mio giudizio coincide alla lettera con quello di rosa<br />non sempre un libro ben scritto e frizzante ha qualcosa da dire e da dare (oltre alla sua forma)<br />questo è proprio un caso esemplare <br /><br />ribadisco che non buttiamoci giù non mi ha dato nulla al di là un fuggevole divertimento per la capacità di mimesi linguistica<br />quando ne sono uscito ero uguale a quando ci sono entrato<br />saluti a tutti<br />micheleMichelenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-60222355462549781562009-10-30T06:11:40.406-07:002009-10-30T06:11:40.406-07:00ma rosa, abbiamo letto lo stesso libro??? per me è...ma rosa, abbiamo letto lo stesso libro??? per me è bellissimo, affronta con ironia argomenti importanti ed è molto piacevole da leggere. lo definirei...<br />post-esistenzialista!<br />4 stelline!rossanahttps://www.blogger.com/profile/02084382461962770942noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-21926980995821801962009-10-30T04:50:57.312-07:002009-10-30T04:50:57.312-07:00Ciao a tutti!
Mi scuso per la mia assenza di marte...Ciao a tutti!<br />Mi scuso per la mia assenza di martedì sera ma ero costretta a letto per influenza. Quindi, a scongiurar contagi... lontano dallo schermo! ;)<br /><br />Lascio comunque il mio commento...<br />Il libro, per quanto mi riguarda, si è rivelato deludente. <br />Persino troppo lungo per una trama debole. A mio parere salvato unicamente dal concetto (nobile ma forse scontato) di "quotidianità" come valore. <br />Apprezzabile invece lo sforzo dell'autore nell'adozione di linguaggi differenziati per personaggi così diversi.<br />A presto!<br />Rosa.<br /><br />Valutazione: ☆☆IkaRosahttps://www.blogger.com/profile/17918239314378544594noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-59072209894346414142009-10-30T04:18:54.660-07:002009-10-30T04:18:54.660-07:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.IkaRosahttps://www.blogger.com/profile/17918239314378544594noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-3644796641071979162009-03-25T14:35:00.000-07:002009-03-25T14:35:00.000-07:00Mi sono imbattuto per caso nel blog dei... dodici ...Mi sono imbattuto per caso nel blog dei... dodici lettori della biblioteca comunale... e ho dato un'occhiata alla discussione in corso.<BR/>Un rompiballe (o un saggio!) vi ha consigliato di guardarvi intorno, di non ignorare il paese dove vivete... e magari di imparare qualcosa da Milano o da altri paesi!<BR/>Apriti cielo, lo avete coperto di critiche, dandogli dell'invadente e dell'arrogante...<BR/>Come disponibilità al dialogo, non c'è male...<BR/>Vedete, io ho qualche anno in più di voi, che siete molto giovani... Ho vissuto il Sessantotto, un secolo fa... Allora, chi si mirava l'ombelico, ci girava intorno e non sapeva guardare oltre il suo naso... dopo un po' veniva stoppato, dicendogli chiaro e tondo: non fare della masturbazione intellettuale!<BR/>I vostri discorsi - scusate la franchezza - mi hanno fatto questa impressione... <BR/>Ma voi siete giovanissimi e potete ancora imparare molto dalla vita.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-81740064110927924892009-03-23T07:34:00.000-07:002009-03-23T07:34:00.000-07:00Vedi, o Anonimo, quello che mi ha sconcertato non ...Vedi, o Anonimo, quello che mi ha sconcertato non è stato il contenuto in sé e per sé dei tuoi interventi, ma il tono che sin dall'inizio hai voluto usare. <BR/><BR/>Mi spiego meglio: io non posso che rispettare i tuoi consigli su come organizzare il gdl, su come aprirlo maggiormente al confronto, su come farne parte attiva della comunità. Ma li rispetto precisamente perché sono consigli, e non ordini di servizio. E mi ritengo libero di non concordare con essi.<BR/><BR/>Inoltre, mi è parso che nelle ns risposte ci sia stato uno sforzo per chiarire e motivare (non solo a te ma anche a noi stessi) le ragioni del ns gdl; e che la scelta di fare di esso un luogo dove si leggono e si discutono dei libri sia stata abbondantemente spiegata.<BR/><BR/>Tu, invece, una volta preso atto delle ns idee, non hai spiegato più nulla. Anzi, da quel momento hai iniziato a ribadire la giustezza della tua posizione e l’insufficienza delle nostre, come se ti ritenessi in possesso della verità rivelata, dell’unica possibile e necessaria ricetta per organizzare il gdl.<BR/><BR/>Alla fine, più che a un confronto fra pari, ad alcuni di noi è sembrato di assistere a una lezione ex cathedra, in cui un Essere che presumeva se stesso infinitamente superiore spezzava il pane della sapienza a dei poveri ignoranti (con annessa lezione di Sociologia, per giunta).<BR/><BR/>Ammetterai, o Anonimo, che questo modo di impostare la discussione non sia stato apprezzato dal blog: è come se qualcuno si fosse introdotto, poniamo, in una casa non sua, e avesse iniziato a discutere con gli inquilini l’arredamento, cercando di costringerli a modificarlo in nome di una sua pretesa superiorità intellettuale (magari qualche oscura nozione di design), che nessuno era peraltro disposto a riconoscergli.<BR/><BR/>Ora apprendo, o Anonimo, che non intendi più proseguire la discussione. E sembra che tu lo faccia per colpa nostra. Che devo dirti? Per me sei in errore ma, d’altronde, sei padronissimo di pensarla come vuoi. Da un lato me ne dispiace, perché ogni apporto al blog è utile e prezioso. Dall’altro penso che sia meglio così: se questo è il tuo modo di contribuire, ritengo di non avere alcuna difficoltà a rinunciare ai tuoi interventi.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-28427060182010215972009-03-22T04:09:00.000-07:002009-03-22T04:09:00.000-07:00ciao anonimo. se rileggi i tuoi interventi ti acco...ciao anonimo. se rileggi i tuoi interventi ti accorgerai di essere stato spesso polemico e a volte offensivo: ci hai definito una setta, hai detto che il nostro è un "soliloquio", che siamo un "cenacolo di iniziati", che ce la tiriamo...<BR/>A parte il fatto che non capisco questo astio nei nostri confronti (ci conosciamo??), sono forse nostre le colpe dell'amministrazione politica? siamo noi a dover risolvere la situazione? perchè un gruppo di lettori dovrebbe sentirsi queste responsabilità? <BR/>Lasciamo alla coscienza di ognuno il desiderio di partecipare o meno alla vita politica e sociale della comunità. Sono sicura che tu senti forte questa responsabilità e fai molto per il tuo paese...<BR/>grazie.<BR/>Rossanarossanahttps://www.blogger.com/profile/02084382461962770942noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-46089589218471776862009-03-21T10:59:00.000-07:002009-03-21T10:59:00.000-07:00Salve. Gli ultimi interventi (tutti di donne: ma i...Salve. Gli ultimi interventi (tutti di donne: ma il gdl è forse un gineceo?) mi sembrano un po' risentiti e/o offensivi... là dove mi attribuiscono giudizi avventati, lontani dalla vs. realtà di "lettori di libri e basta" oppure là dove mi attribuiscono trame politiche ai danni del vs. mondo di "lettori di libri e basta"... Insomma, mi dipingete come un alieno, lontano anni luce dalla vs. setta di "lettori di libri e basta"...<BR/>Prima di allontanarmi dal vs. blog (in punta di piedi come sono entrato, vi offro gratis... un ultimo ragionamento "sociologico" (la consultazione di un vero sociologo vi costerebbe un occhio della testa!).<BR/>Il vs. gruppo coltiva un passatempo (il piacere di leggere)come altri gruppi, per es. il gruppo delle mamme/nonne, coltiva un altro passatempo (l'arte del ricamo).Insomma a ciascuno il suo passatempo (o hobby)!<BR/>Domanda: "Sono confrontabili qs. due gruppi amatoriali?". La sociologia - la scienza che studia i comportamenti sociali - risponde di sì.<BR/>Tutt'e due occupano in modo piacevole il tempo libero; tutt'e due soddisfano inclinazioni personali: fin qui, le somiglianze. Ed ora le differenze: chi ricama, lo fa di tasca propria, si riunisce c/o l'oratorio e alla fine, alla sagra della Madonnina del Boschetto, vende i suoi prodotti e dona il ricavato alla comunità.<BR/>Chi legge libri, lo fa col contributo pubblico, si ritrova c/o la biblioteca comunale e alla fine, consegue un vantaggio culturale individuale, senza alcun beneficio per la comunità.<BR/>Domanda semplice, con risposta altrettanto semplice e scontata: "Quale di qs. due gruppi, pur coltivando ciascuno interessi individuali, "fa comunità"?.<BR/>Potrei aggiungere altri "ragionamenti sociologici" intorno ad alcune vs. affermazioni (che, a mio modesto avviso, sono la spia d'una mentalità piuttosto antiquata)... ma le ritengo inutili e/o sprecate.<BR/>Comunque, vi faccio tanti auguri!<BR/>P.S. - Nel paese dove risiedo, da tempo esistono "Gli amici della biblioteca": qs. gruppo ha più o meno le medesime finalità del vs. GDL ma, al contrario di voi, "fa comunità" e soprattutto...non se la tira come voi!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-3195101280174048372009-03-20T10:00:00.000-07:002009-03-20T10:00:00.000-07:00Il fardello di grazia è la nostra follia. Interess...Il fardello di grazia è la nostra follia. Interessante... non l'avevo interpretato in questo modogdlcastelmellahttps://www.blogger.com/profile/06592079313123304707noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-31172710748877215232009-03-20T09:59:00.000-07:002009-03-20T09:59:00.000-07:00La scrittrice ha considerato la scrittura una sort...La scrittrice ha considerato la scrittura una sorta di igiene mentale. Si è liberata dallo shock dell'incontro con la follia, il peso di aver avuto parenti malati.<BR/>La sua confessione è un atto di coraggio.gdlcastelmellahttps://www.blogger.com/profile/06592079313123304707noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-4528423304422651352009-03-20T03:43:00.000-07:002009-03-20T03:43:00.000-07:00Il fatto che Castel Mella dorma o sia desta franc...Il fatto che Castel Mella dorma o sia desta francamente non è un problema del gruppo di lettura, se mai delle istituzioni, o del singolo cittadino, se preoccupato e sensibile ai problemi della comunità. Credo che ciascuno, singolo o gruppo, debba aver chiari i propri obiettivi e le proprie finalità, e cercare di raggiungerli è un progetto importante ed ambizioso, che costa fatica ed energia. Non vedo perché dovremmo lavorare per raggiungere gli obiettivi di altri. Il nostro scopo è la condivisione della lettura (ed essendo un progetto molto ambizioso credo che ne abbiamo d’avanzo) e siamo disposti a compiere questo percorso con chiunque lo voglia intraprendere con noi . I problemi di Castel Mella li lasciamo a chi è preposto a risolverli. Se finora non è riuscito a trovare il modo ( anche perché il percorso per dare un’identità ad un paese è lungo e complesso) non ci rende come gruppo responsabili. Siamo apolidi perché il nostro territorio non è limitato né circoscritto da confini geografici, la nostra comunità è quella dei lettori. E prima di addentrarci su altri terreni, preferiamo cercare di conoscere il nostro, i cui confini sappiamo essere infiniti.<BR/>Comunque ti ringrazio ancora per queste tue considerazioni, che ci hanno dato modo di continuare a riflettere su ciò che stiamo facendo e di chiarire quelle che sono le nostre finalità. Ogni incontro e confronto è un’occasione di crescita per chi si lascia coinvolgere. E tu ci stai dando questa possibilità. Oltre che l'opportunità di animare il nostro blog. Buon viaggio e buona fortuna, ovunque tu stia andando.Cristinahttps://www.blogger.com/profile/05415734973046971367noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-57219540352889586772009-03-20T03:21:00.000-07:002009-03-20T03:21:00.000-07:00ciao. sono d'accordo con patrizia: noi ci troviamo...ciao. sono d'accordo con patrizia: noi ci troviamo per parlare di libri, e non è poco...<BR/>se il signor anonimo vuole unirsi ben venga, ma se ha altre necessità (politiche??)deve rivolgersi altrove.<BR/>non siamo legati al territorio (anch'io non abito più a castelmella!) ma se siamo lì è grazie al lavoro, per altro non remunerato, della grande cristina, che propone e dispone e ci tiene in riga.grazie cri!<BR/>Rossanarossanahttps://www.blogger.com/profile/02084382461962770942noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-9382580368679502009-03-20T01:41:00.000-07:002009-03-20T01:41:00.000-07:00Buongiorno Anonimo,secondo me sei molto severo nel...Buongiorno Anonimo,<BR/><BR/>secondo me sei molto severo nel giudicare il ns GDL e comunque mi sorprende anche il tuo bisogno di esprimere un giudizio in definitiva su una realtà probabilmente molto lontana dal tuo modo di essere.<BR/>Personalmente condivido le finalità che ci siamo dati "per iniziare" un percorso che non è escluso maturi con il tempo diversi obiettivi.<BR/>Trovo giusta la tua osservazione circa il poter attingere da momenti di attualità l'ispirazione per delineare delle letture di approfondimento, ma sta parlando una lettrice che si è battuta affinchè il tema conduttore delle ultime letture fosse l'Amore! A parte che di amore c'è sempre bisogno, io non mi sento isolata dalla comunità, anzi il GDL è uno dei modi di partecipare ad una iniziativa che la mia comunità mette a disposizione, che poi queste realtà presenti sul territorio debbano necessariamente interagire tra loro è opinabile.Mi permetto di esprimere una sensazione che ho provato nel leggere le tue parole: mi è venuto in mente il prete che durante la predica lancia invettive su chi non va mai a Messa ed intanto ad ascoltarlo ci sono proprio coloro che a Messa ci vanno sempre!(Devo dire che alla Messa per i 300 anni della ns Parrocchiale c'era più gente del solito; forse qualcuno sente il bisogno di fare comunità solo in momenti eccezionali...)<BR/>Noi del GDL di Castel Mella intanto usciamo di casa per ritrovarci a parlare di libri, condividiamo le ns emozioni e confrontiamo le ns opinioni e per me è già qualcosa di importante, troppo poco?Perchè?<BR/><BR/>PatriziaPatriziahttps://www.blogger.com/profile/12158541006830702094noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-6744442437001692262009-03-19T13:23:00.000-07:002009-03-19T13:23:00.000-07:00Salve, gentile Cristina.Il tuo intervento, l'ho le...Salve, gentile Cristina.Il tuo intervento, l'ho letto con grande interesse e poichè stassera non c'è niente di interessante alla tv, ti rispondo volentieri.<BR/>E' positivo che tu e Michele ci teniate tanto al vs. gdl. Bene, dunque il vs. gdl "vuole semplicemente parlare di libri" e condividere "percorsi di lettura comune"... però, la declinazione di tali finalità non mi convince del tutto.<BR/>Sul giornale di oggi, leggevo che Milano ha inventato la "notte bianca della lettura", per iniziativa dell'assessore alla cultura, che ha messo in cantiere tre giorni (venerdì,sabato, domenica) dedicati tutti ai libri<BR/>(www.comune.milano.it/lettura).<BR/>Fra l'altro, a me piace soprattutto la serie di incontri c/o Santa Maria delle Grazie (dove Sermonti, molto prima del "buffone" Benigni) ha letto tutti e cento i canti della Divina Commedia di Dante!!!) per approfondire i momenti salienti della storia milanese attraverso... i libri (finanziatore: la casa editrice Laterza di Bari).<BR/>Come vedi, ci sono molti modi per parlare di libri!<BR/>Voi del gdl, secondo me, non "fate sistema", "non fate comunità", siete degli "apolidi", perchè non partecipate alla vita della "polis" (=città). Lasciamo stare la grande Milano (che pure qualche suggerimento ce lo può sempre dare!)e caliammoci nel piccolo paese di Castel Mella...Un esempio?<BR/>Nel 2008, la comunità religiosa ha festeggiato i 300 anni della chiesa parr.le: è stato un avvenimento comunitario, nè di centro nè di sinistra, nè di destra ma semplicemente della comunità castelmellese... <BR/>Domanda elementare: cosa ha fatto il vs. gdl per sentirsi parte della comunità, sempre attenendosi al vs. ambito letterario?<BR/>Per stassera... de hoc, satis!<BR/>Se non vi aprite alla comunità, anche il vs. gdl porta una parte di responsabilità del fatto che "il paese è dormiente"...<BR/>Ciao a tutti.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-49404095409857284752009-03-19T08:02:00.000-07:002009-03-19T08:02:00.000-07:00LETTERA DI ADALINDA GASPARINI AL GDLRispondo volen...LETTERA DI ADALINDA GASPARINI AL GDL<BR/>Rispondo volentieri ai commenti, di cui sono davvero grata. Credo che la ragione vera che spinge a scrivere sia un lutto infantile, una parola creduta efficace che è rimasta sospesa, e non rinuncia a cercare un interlocutore. Ma i libri non sono una risposta, solo un tentativo ostinato di ripetere qualcosa che è già fallito. Se chi legge dice quel che ha provato, questo ascolto improvvisamente si materializza, inatteso. Non sto dicendo che non sia bello il momento in cui un editore sceglie di pubblicare, soprattutto se è accogliente come Fernandel, ma è un'altra cosa.<BR/>Puoi dire ai tuoi e miei lettori due cose che mi rendono caro il mio romanzo, del quale non esagero il valore: mio fratello, mia cognata, mio figlio, che hanno conosciuto le persone e le situazioni di cui racconto, e che come tutti i parenti stretti non sono molto accomodanti, mi hanno detto che erano proprio così, che le hanno ritrovate nel libro. Amici che non li hanno mai conosciuti poi mi chiedono ancora, a volte, di loro, di Ziaidetatantonio - così avevo intitolato il mio libro, l'editore ha voluto che trovassimo un altro titolo - e mi commuove che siano conosciuti e ricordati da persone lontane da loro, che erano così umili. Non avrei scritto questo libro se le persone di cui parlo diffusamente non fossero state già morte, quindi al di là dei rancori e delle vergogne. Alla presentazione fiorentina il figlio di mio fratello - che aveva nove anni, ha fatto una domanda: - Ma non hai paura che vengano a tirarti i piedi? - No, non ho mai avuto questo timore, perché ho parlato di loro con amore, perché li ho lasciati parlare testimoniando il loro sforzo di amare, di coltivare, di far prosperare gli altri, senza il quale non sarei nata né cresciuta. Eredito le loro storie, e cerco di farne qualcosa.<BR/><BR/>Complimenti al lettore/alla lettrice che coglie il senso delle metafore topologiche. Ho dovuto lottare con l'editore che avrebbe voluto che le tagliassi, e un mio collega che si occupa di matematica - e che stimo molto - esprimendo apprezzamento per il romanzo mi ha detto: "perché appesantirlo con quegli inserti thomiani?"<BR/>E' che per me la scoperta della scienza del Novecento, avvenuta leggendo Thom, ha significato legittimare la messa in parola delle strane geometrie dell'inconscio - del delirio, del sogno, della follia in genere - di quelle della mia storia, e quindi delle mie. Ho dovuto successivamente anche liberarmi della fascinazione della zia Ida, alla quale la famiglia imputava la malattia di suo figlio, ma che allo stesso tempo considerava una specie di madre perfetta. Difficile resistere al fascino di una donna che si consacra - o si sacrifica - alla sua maternità, anche se, o proprio perché, il figlio che ha generato e cresciuto è il suo fardello nella vita. Ringrazio per le parole 'capolavoro di umanità', perché mi fanno pensare che il lettore, o la lettrice, vi abbia trovato parole che per lui/lei sostenevano la dicibilità di qualcosa di difficile, struggente o ambiguo. Umano è sostare di fronte a quel che ci turba - freudianamente, unheimlich - anziché fuggire subito, perché questo costringe a rivedere, riformulare, riflettere. Poi si è un po' più morbidi, a volte bagnati di lacrime, più umani appunto.<BR/><BR/>Nella seconda lettura si coglie la mia identificazione col padre, con l'esigenza di cercare e descrivere il senso di ciò che accade, mentre le donne di casa non avevano questa esigenza se non all'interno della vita familiare, e solo per i membri della famiglia. In un momento di sofferenza, dalla ferita narcisistica che la sofferenza sempre infligge, i discorsi delle donne sono sgorgati, da soli direi, per la mia disponibilità ad esserne testimone, ad accogliere insieme alla loro la mia incompiutezza, i miei fallimenti, che portano, intrecciate, le mie e le loro speranze.<BR/>Il mistero non si domina con la logica, ma non esiste una logica viva se non si è disposti a mettere sotto torsione il proprio pensiero, per condividerlo con altri, per inserire la propria piccola trama in quella immensa del linguaggio comune. E il mistero ci interroga sempre, spingendoci a cercare nuove parole. Il mio lavoro di psicoanalista si potrebbe descrivere come l'attitudine, da ricostituire ogni giorno, ad accogliere i pazienti in un campo fluido, dove le loro parole possono pronunciarsi, lentamente, con pazienza, dove sono il solo testimone di un discorso o di una storia - mythos in greco ha entrambi i significati - che non hanno mai raccontato, neppure a se stessi. Nel terzo commento il lettore coglie la scena più densa, quella delle paste a San Salvi - un amico dopo la pubblicazione venne a cena da me con un dolce comprato da Robiglio - e quella più arcaica e vitale, della nonna che spella le rane: non sono credente, ma so che esistono i miracoli, qualcosa nella carne risponde alla parola, nessuno può descrivere esattamente come. In psicoanalisi accade, ma si può parlarne solo a-posteriori, è impossibile descrivere un percorso che permetta di arrivarvi, anche se sono certa che non si tratta di un miracolo, né di una magia, per quanto avvenga in maniera analoga.<BR/>Il fardello di grazia è la propria follia, se non esplode, non il contatto con i malati di mente. E' una fuga dalla realtà che viene agita per evitare qualcosa di peggiore: la malattia mentale, come diceva Freud, è un tentativo di guarigione fallito.<BR/>Quanto alla statura, ho spesso invidiato le persone meno alte di me, trovandole più normali e aggraziate. L'esultanza mia e di mio figlio riguardava il suo desiderio di superarmi, che comprendevo bene.<BR/><BR/>Il lettore/la lettrice non coinvolta potrebbe aver fatto bene a non rileggere il libro, magari a una seconda lettura potrebbe averlo trovato anche meno coinvolgente.<BR/><BR/>I due lettori/le due lettrici che si aspettavano un approfondimento più personale rischiano di essere accontentati/e, prima o poi. Credo che per parlare serenamente e direttamente di me dovrei non aver più bisogno di dimostrare nulla, e ho ancora bisogno di tempo. Può anche darsi che il mio piacere/bisogno di scrivere sia legato a questo bisogno, e se finirà potrei non avere più il fardello di grazia della scrittura. I saggi che ho scritto nell'ultimo anno - uno su Alice Munro, tre su Vikram Chandra - parlano di racconti o romanzi di questi scrittori, anche sono per me come uno specchio. Nella scrittura accolgo le vite degli altri non meno che la mia, e la scrittura è il risultato di una tensione viva, non l'esposizione di qualcosa che ho già chiaro. Ma c'è contraddizione fra queste due istanze, o piuttosto il linguaggio, essendo organo di relazione, le contiene entrambe sempre?<BR/><BR/>..."la ricchezza, la fantasia, la grazia che si accompagnano alla follia"<BR/>Mi piace questo commento perché credo che ci teniamo di solito a distanza di sicurezza dalla follia, prima di tutto dalla propria, spogliandola di queste caratteristiche. Chi invece la spoglia degli aspetti penosi, ripetitivi, insolenti, disturbanti, realizza la stessa distanza con una strategia opposta.<BR/><BR/>Mentre scrivevo sapevo che Gregor Samsa non sarebbe stato dimenticato dalla zia Ida dopo la metamorfosi. Nessuno, maschio o femmina, è immune dal fascino di questo materno onnipotente e totalizzante, che è come la Madre Terra, come la vergine Maria se ci si rivolge solo a lei, come se la sua grazia ammantata d'azzurro si frapponesse fra noi e il padre, impedendoci un contatto diretto. Certo per Gregor/scarafaggio sarebbe la sola salvezza, e forse, siccome a volte siamo tutti un pochino scarafaggi, abbiamo bisogno di un po' di questo materno senza limiti. Un pochino. Il dosaggio è fondamentale, è un farmakon nel senso greco: rimedio e veleno.<BR/><BR/>Ancora grazie, cara Cristina, spero che mi farai sapere se le mie precisazioni saranno utili, o se i lettori e le lettrici preferiscono che chi ha scritto taccia, avendo già parlato/scritto pubblicamente più di quanto si faccia di solito, e lasci a loro la parola. Fai i miei sinceri complimenti per la profondità di tanti loro commenti e anche per la loro cultura.gdlcastelmellahttps://www.blogger.com/profile/06592079313123304707noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3476034459817024675.post-90876282382141673272009-03-19T03:25:00.000-07:002009-03-19T03:25:00.000-07:00Caro Anonimo, grazie del tuo prezioso intervento e...Caro Anonimo, grazie del tuo prezioso intervento e alle tue utili osservazioni, che risponde alla nostra esigenza di avere un riscontro su quello che stiamo facendo e di rendere vivo il nostro sito. E grazie a Michele per il suo contributo che è sempre efficace. E’ necessario chiarire alcuni punti. Il gdl è un’ esperienza che si sta diffondendo anche in Italia, generalmente legata all’attività di alcune biblioteche, che per le loro caratteristiche costituiscono un buon habitat. Il gdl nasce dal bisogno di alcuni lettori di uscire dall’isolamento di una mera lettura individuale di confrontarsi con altri, facendo dei percorsi di lettura comuni. La biblioteca di Castel Mella ha raccolto e accolto questo bisogno, fondando con chi lo aveva espresso (in particolare da chi aveva partecipato in precedenza ad alcuni corsi di scrittura e sceneggiatura ma anche con utenti comuni) il gruppo, che ha già in parte modificato i suoi componenti.<BR/>Non si tratta di un piccolo cenacolo di iniziati (gli utenti della biblioteca che potrebbero essere interessati sono da me informati sulla sua esistenza e inoltre il blog è pubblicizzato sul sito del comune) perché è aperto a tutti coloro che sono interessati a parteciparvi e non c’è bisogno di nessun rito introduttivo, ma solo la voglia di condividere il nostro percorso (ma è vero che a molti la lettura non interessa oppure non interessa il confronto) . Il limite numerico è dato dalla necessità di lavorare bene e non è possibile farlo con un gruppo molto numeroso, perché non verrebbe dato a ciascuno lo spazio necessario per esprimersi. Se il problema si ponesse in futuro potremmo pensare di dividerci in due gruppi. Il nostro obiettivo non è quello di fare senso di comunità, anche se la socializzazione, il fattore umano, è un elemento imprescindibile, ma semplicemente di parlare di libri e di lettura. Lasciamo ad altri gruppi o istituzioni questo compito, che è nella loro ragione d’essere.<BR/>Non siamo interessati ai due blog di Castel Mella perché non abbiamo nessuno scopo politico e quindi non molto da condividere con loro, che sono espressione di due orientamenti precisi. E’ possibile invece il contrario, che qualche politico voglia essere semplicemente un lettore e abbia qualcosa da aggiungere ai nostri discorsi. I nostri partner ideali, se mai sono altri gruppi di lettura che possono essere presenti sul territorio provinciale, ai quali prima o poi farò un appello. Ci interessa invece, come ben dice il nostro amico anonimo, la circolazione delle idee e non ci dispiacerebbe se Castel Mella, anche grazie all’opportunità che diamo, diventasse un po’ meno dormiente. Ti estendo l’invito, già di Michele, di venire a trovarci, quando vuoi e anche se non hai intenzione di condividere con noi questa esperienza, così per curiosità. Sei il benvenuto.<BR/>CristinaCristinahttps://www.blogger.com/profile/05415734973046971367noreply@blogger.com