"Ci sono libri che si posseggono da vent'anni senza leggerli, che si tengono sempre vicini, che uno si porta con sè di città in città, di paese in paese, imballati con cura, anche se abbiamo pochissimo posto, e forse li sfogliamo al momento di toglierli dal baule; tuttavia ci guardiamo bene dal leggerne per intero anche una sola frase. Poi, dopo vent'anni, viene il momento in cui d'improvviso, quasi per una fortissima coercizione, non si può fare a meno di leggere uno di questi libri di un fiato, da capo a fondo: è come una rivelazione."

Elias Canetti

«Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire»

(I. Calvino, Perché leggere i classici, def. 6)


Il critico Lytton Strachey (a destra) prende il tè con Rosamond Lehmann e suo fratello, John Lehman del circolo Bloomsbury : i componenti del celebre circolo letterario inglese che ha contribuito a definire la cultura britannica nel periodo tra le due guerre

martedì 18 ottobre 2022

Incontro con Paolo Malaguti

 



Autore di romanzi e saggi, Malaguti, ha fatto della sua terra, il Veneto, il cuore pulsante del suo lavoro di scrittore, restituendo al lettore storie vive, emozionanti, vere, in cui la malinconia si stempera spesso nell’ironia e nell’attitudine dei suoi protagonisti a non prendersi troppo sul serio. 

Nel 2020 ha pubblicato Se l’acqua ride (Einaudi), finalista (secondo posto) al Premio Campiello; nel 2022 è uscito Il Moro della cima (Einaudi), vita morte e avventure di un personaggio leggendario, Agostino Faccin, da tutti chiamato «il Moro», che passò la sua esistenza sul Monte Grappa, attraversando gli orrori della Grande Guerra in un’esistenza incredibile fatta soprattutto di libertà.