Trama: Come un bambino curioso la scienza va avanti, scopre cose che non
sapevamo, provoca cose che non immaginavamo: ma come un bambino
incosciente non si chiede mai se ciò che fa è bene o è male. Dove ci
porterà questo andare?" Così Oriana Fallaci a Wernher von Braun,
considerato uno dei capostipiti del programma spaziale americano. Sono
gli anni Sessanta del secolo scorso e la grande scrittrice e
giornalista, fin da bambina lettrice appassionata dei capolavori di
Jules Verne ed estimatrice da adulta dell'opera di un maestro della
fantascienza come Ray Bradbury, si avvicina all'avventura nello spazio
affascinata dagli scenari che il futuro preannuncia. Per comprendere a
fondo l'esplorazione dell'universo, lo sbarco del primo uomo sulla Luna,
la vita nel cosmo, non esita a partire per gli Stati Uniti, inviata da
"L'Europeo", e a trascorrere lunghi periodi nel centro della NASA a
Houston e nella base di Cape Kennedy. "Quel giorno sulla Luna" racconta
la sua esperienza: Oriana incontra gli astronauti, condivide la loro
preparazione, segue i dettagli tecnici, discute con gli scienziati e i
medici, espone i propri dubbi, sottolinea i rischi e rivela, anche con
spirito critico, le difficoltà. Il materiale che raccoglie è
sorprendente per ricchezza e completezza documentativa, per varietà di
voci e punti di vista. Nel momento in cui il missile Saturno V si
solleva, prevale l'emozione di poter vivere in diretta un avvenimento
straordinario. Prefazione di Giosuè Boetto Cohen.
Il confronto:
L.F : è un reportage giornalistico, fatto bene,
cronologicamente ordinato e con flashback a ritroso. Ha raccontato la
preparazione dei 3 astronauti e delle loro caratteristiche fisiche e psichiche.
Le persone scelte per partecipare alla missione della conquista della luna sono
caratteri molto freddi, professionali, di estrazione militare. Nei momenti
cruciali che precedono lo sbarco si percepisce invece, anche in loro, una
tensione molto alta che è resa bene dalla scrittura della giornalista. Devo
riconoscere alla Fallaci il merito di aver sottolineato che, mentre si stava tenendo
un discorso sulla conquista della luna l’America stava combattendo in Vietnam
una guerra, in cui venivano uccisi centinaia di uomini, donne, bambini.
Per concludere permettetemi un pettegolezzo: è risaputo che Oriana
in quel periodo ha avuto molti problemi
con le mogli degli astronauti a causa della sua relazione amorosa con Conrad,
che ha scandalizzato tutti.
M: S. : è troppo tecnico, preferisco altri libri scritti
dalla Fallaci.
G. M.: il libro mi è piaciuto molto. Un anno fa avevo
letto un suo libro, a questo precedente, nel quale la scrittrice presentava
altri astronauti e già si respirava quest'aria di attesa e di grande speranza sulla
possibilità di realizzare la scoperta della luna.
P.B. : ricordando che in quel periodo si stava svolgendo la
guerra in Vietnam la Fallaci richiama tutti dalla luna sulla terra. E sulla
terra l’America stava massacrando un
popolo. Mi è piaciuto il suo stile e il fatto che non si cura mai di essere
politicamente corretta. Il suo è un modo di scrivere diretto: da una parte vi è
la fotografia dei fatti e dall'altra l'interpretazione personale. Quando ha
descritto il momento del lancio era molto coinvolta ed ha coinvolto il lettore
stesso.
Ho incontrato la Fallaci tramite questo suo libro e mi ha
fatto piacere perchè doveva essere una donna disinibita e con molto coraggio.
O. G.: quando la Fallaci poneva delle domande era sempre un
po' dissacrante.
C.D.: non ha usato mezze misure descrivendo la delusione
degli scienziati dopo aver analizzato i sassi portati dalla luna. Riconosciamo in questo libro il grande talento giornalistico della scrittrice, che non è ancora
la donna arrabbiata dell’ultima fase della sua vita, quando dovette
affrontare il cancro. Ricordo che Tiziano Terzani con una bellissima lettera
aperta, anch’egli malato ma con un’accettazione diversa della propria sofferenza
e della propria fine, riferendosi proprio alla sua rabbia, le disse che chi non trova la pace in se stesso non potrà
trovarla altrove.
Nessun commento:
Posta un commento