La legge regionale n. 81 del 1985 prevede tra i compiti essenziali delle biblioteche la diffusione del libro e della lettura. In sintonia con il dettato legislativo è stato fondato il GDL della biblioteca, che assolve per quanto possibile al compito ambizioso individuato dalla legge prima, dalle necessità istituzionali e dei singoli poi, i quali in particolare hanno sentito il bisogno di rendere, tramite il confronto, pubblica e fruibile la pratica solitamente individuale della lettura. Il GDL porta con sè le caratteristiche e le finalità dell'istituzione ospitante, la biblioteca, (per esempio il suo essere pubblico e aperto a tutti) attribuendo perlopiù ad essa un ulteriore valore aggiunto, quello della lettura condivisa, come meglio è stato esplicitato in merito nella letteratura professionale. Esso altresì costituisce un sostegno al lavoro della biblioteca, che è il centro intorno al quale gravitano libri e lettori, anche raggiungendo persone che solitamente non ususfruiscono del servizio (lettori forti o lettori nascosti o distratti) , consente un recupero della dimensione socializzante, una risposta a bisogni reali (es. la condivisione di esperienze ) e l'arricchimento individuale nella lettura in proprio e conto terzi (effettuata da altri ma che diventa mia attraverso la comunicazione). Il gdl rappresenta una comunità: quella dei lettori. Tale comunità, pur operando, entro i limiti delle proprie finalità, sul territorio, non è territoriale, non è organicistica nè tantomeno ideologica, è dotata di leggi non scritte e non ha nulla da perdere, perchè non possiede nulla, ma molto da guadagnare.
Queste alcune delle considerazioni emerse nel convegno tenutosi il 9.11.2007 a Chiari all'interno della rassegna della Microeditoria italiana, dal titolo "Creare e gestire i gruppi di lettura", organizzato dal Sistema bibliotecario sud ovest bresciano. Da qui il nostro gruppo, fino ad allora un insieme vago di lettori-monadi vaganti, ha trovato la sua ispirazione, il suo centro, la sua forza .
Questo post nasce dalla necessità emersa di rendere più chiara e comprensibile la nostra attività, della quale il presente blog costituisce una traccia significativa e una finestra aperta sul mondo.
12 commenti:
Salve. Ho scoperto il vs. gruppo di lettura...
Posso chiedervi quali sono le finalità del vs. gruppo? Dove posso trovarle?
La mia impressione è che ognuno dei soci legga il libro che preferisce,lo presenti con una lunga "recensione" (troppo lunga per i miei gusti!)...e però non ho letto "nessun commento" alla recensione... nessun contradditorio... nessun pro o contro...Mah! Se non c'è scambio di opinioni tra di voi... il vs.non è più un "colloquio" ma un "soliloquio"... Perciò, il gruppo di lettura non ha più motivo di esistere! La vs. idea è buona... ma, a mio avviso, va "declinata" diversamente...
Vorrei che qualcuno di voi mi rispondesse...
Ciao a tutti.
Ciao, Anonimo (ma chi sei? Non sarebbe male che ti presentassi...)
Hai ragione quando scrivi che le finalità del ns gdl non sono esplicitate. Ma stai sicuro che sono facili da capire: i gdl leggono dei libri e poi si riuniscono per parlarne! Anche noi facciamo così.
I libri sono proposti ai membri del gdl dal personale della Biblioteca di Castel Mella che, come immaginerai, costituisce il ns punto di riferimento e alla quale volentieri ci affidiamo. Di volta in volta vengono definiti dei temi di interesse (ad es. genio e antigenio, letture sul viaggio, sentimento, ecc.) e, per ciascuno di essi, vengono scelti 2 o 3 testi. Ognuno li legge singolarmente e poi ci si incontra e se ne parla. Tutto qui.
Se trovi le recensioni di questo blog troppo lunghe, bè, è un problema tuo. Se sei un lettore di libri (e non solo di blog) non dovresti scoraggiarti di fronte alle parole. Quello che a te è sembrato un soliloquio, in realtà è la trascrizione del dibattito a più voci che si svolge ad ogni incontro fra i membri del gdl. Ed è proprio in questa fase che si confrontano le opinioni, i commenti, i contraddittori e i pro e i contro di cui, erroneamente, tu lamenti la mancanza.
Tuttavia le tue impressioni non sono del tutto erronee: devi però comprendere che, una volta trascritto, il dibattito perde un po' di smalto, e può essere poco interessante per chi lo legge senza averlo vissuto dall'interno. Forse sì, forse dovremmo imparare a scrivere meglio quello che ci diciamo. Ma ti assicuro che il gdl funziona e che almeno io ritengo che esso non abbia una ma molte ragioni per esistere.
Se però hai altre idee su come "declinare" l'iniziativa, perché non ce ne scrivi? Non limitare le tue opinioni alla critica. Fai anche delle proposte, per favore!
E, se non vivi troppo lontano da Castel Mella, un giorno, caro Anonimo, potresti anche partecipare agli incontri.
In attesa dei tuoi consigli ti invio un caro saluto.
Michele (membro del gdl della Biblioteca di Castel Mella)
Salve, Michele. La risposta, pronta ed esauriente, ad un Anonimo dimostra che tu al gdl ci tiene molto e desideri che sia vivo e vitale... Bene, allora facciamo 4 chiacchiere!
Se ho ben capito, il vs. gdl, nato da appena un anno, funziona così: voli scegliete un tema d'interesse, la bibliotecaria vi consiglia un paio di libri, voi li acquistate, ve li leggete a casa e infine vi ritrovate in biblioteca, per scambiare le vs. impressioni.
Due gli scopi che prefiggete: culturale (per allargare i vs. interessi)e sociale (per allargare il vs. gruppo di amici). Inoltre, c'è un terzo scopo: sul vs. blog, continuate la vs. conversazione e cercate di allargare la vs. cerchia ristretta di amici.
Bene. Scambiarsi idee e opinioni (di persona o sul blog)è una buona cosa, soprattutto crea circolazione di idee in un paese dormitorio come Castel Mella..
A mio avviso, ecco la mia proposta, dovreste "fare sistema", creare "senso di comunità" ... e
non isolarvi in un piccolo cenacolo di iniziati...
Io - che non abito a Castel Mella, pur essendovi nato - visito spesso tre vs. blog: quello del popolo delle libertà, quello della lista unitipercastelmella e il vs. ma ho l'impressione che qs. tre "bar virtuali" si ignorino vicendevolmente...
Basta, per oggi. Delle parole, non bisogna abusarne, perchè vanno trattate con rispetto.
Ciao. Se la discussione ti interessa, ci risentiremo. E gli altri amici, che dicono?
Caro Anonimo, grazie del tuo prezioso intervento e alle tue utili osservazioni, che risponde alla nostra esigenza di avere un riscontro su quello che stiamo facendo e di rendere vivo il nostro sito. E grazie a Michele per il suo contributo che è sempre efficace. E’ necessario chiarire alcuni punti. Il gdl è un’ esperienza che si sta diffondendo anche in Italia, generalmente legata all’attività di alcune biblioteche, che per le loro caratteristiche costituiscono un buon habitat. Il gdl nasce dal bisogno di alcuni lettori di uscire dall’isolamento di una mera lettura individuale di confrontarsi con altri, facendo dei percorsi di lettura comuni. La biblioteca di Castel Mella ha raccolto e accolto questo bisogno, fondando con chi lo aveva espresso (in particolare da chi aveva partecipato in precedenza ad alcuni corsi di scrittura e sceneggiatura ma anche con utenti comuni) il gruppo, che ha già in parte modificato i suoi componenti.
Non si tratta di un piccolo cenacolo di iniziati (gli utenti della biblioteca che potrebbero essere interessati sono da me informati sulla sua esistenza e inoltre il blog è pubblicizzato sul sito del comune) perché è aperto a tutti coloro che sono interessati a parteciparvi e non c’è bisogno di nessun rito introduttivo, ma solo la voglia di condividere il nostro percorso (ma è vero che a molti la lettura non interessa oppure non interessa il confronto) . Il limite numerico è dato dalla necessità di lavorare bene e non è possibile farlo con un gruppo molto numeroso, perché non verrebbe dato a ciascuno lo spazio necessario per esprimersi. Se il problema si ponesse in futuro potremmo pensare di dividerci in due gruppi. Il nostro obiettivo non è quello di fare senso di comunità, anche se la socializzazione, il fattore umano, è un elemento imprescindibile, ma semplicemente di parlare di libri e di lettura. Lasciamo ad altri gruppi o istituzioni questo compito, che è nella loro ragione d’essere.
Non siamo interessati ai due blog di Castel Mella perché non abbiamo nessuno scopo politico e quindi non molto da condividere con loro, che sono espressione di due orientamenti precisi. E’ possibile invece il contrario, che qualche politico voglia essere semplicemente un lettore e abbia qualcosa da aggiungere ai nostri discorsi. I nostri partner ideali, se mai sono altri gruppi di lettura che possono essere presenti sul territorio provinciale, ai quali prima o poi farò un appello. Ci interessa invece, come ben dice il nostro amico anonimo, la circolazione delle idee e non ci dispiacerebbe se Castel Mella, anche grazie all’opportunità che diamo, diventasse un po’ meno dormiente. Ti estendo l’invito, già di Michele, di venire a trovarci, quando vuoi e anche se non hai intenzione di condividere con noi questa esperienza, così per curiosità. Sei il benvenuto.
Cristina
Salve, gentile Cristina.Il tuo intervento, l'ho letto con grande interesse e poichè stassera non c'è niente di interessante alla tv, ti rispondo volentieri.
E' positivo che tu e Michele ci teniate tanto al vs. gdl. Bene, dunque il vs. gdl "vuole semplicemente parlare di libri" e condividere "percorsi di lettura comune"... però, la declinazione di tali finalità non mi convince del tutto.
Sul giornale di oggi, leggevo che Milano ha inventato la "notte bianca della lettura", per iniziativa dell'assessore alla cultura, che ha messo in cantiere tre giorni (venerdì,sabato, domenica) dedicati tutti ai libri
(www.comune.milano.it/lettura).
Fra l'altro, a me piace soprattutto la serie di incontri c/o Santa Maria delle Grazie (dove Sermonti, molto prima del "buffone" Benigni) ha letto tutti e cento i canti della Divina Commedia di Dante!!!) per approfondire i momenti salienti della storia milanese attraverso... i libri (finanziatore: la casa editrice Laterza di Bari).
Come vedi, ci sono molti modi per parlare di libri!
Voi del gdl, secondo me, non "fate sistema", "non fate comunità", siete degli "apolidi", perchè non partecipate alla vita della "polis" (=città). Lasciamo stare la grande Milano (che pure qualche suggerimento ce lo può sempre dare!)e caliammoci nel piccolo paese di Castel Mella...Un esempio?
Nel 2008, la comunità religiosa ha festeggiato i 300 anni della chiesa parr.le: è stato un avvenimento comunitario, nè di centro nè di sinistra, nè di destra ma semplicemente della comunità castelmellese...
Domanda elementare: cosa ha fatto il vs. gdl per sentirsi parte della comunità, sempre attenendosi al vs. ambito letterario?
Per stassera... de hoc, satis!
Se non vi aprite alla comunità, anche il vs. gdl porta una parte di responsabilità del fatto che "il paese è dormiente"...
Ciao a tutti.
Buongiorno Anonimo,
secondo me sei molto severo nel giudicare il ns GDL e comunque mi sorprende anche il tuo bisogno di esprimere un giudizio in definitiva su una realtà probabilmente molto lontana dal tuo modo di essere.
Personalmente condivido le finalità che ci siamo dati "per iniziare" un percorso che non è escluso maturi con il tempo diversi obiettivi.
Trovo giusta la tua osservazione circa il poter attingere da momenti di attualità l'ispirazione per delineare delle letture di approfondimento, ma sta parlando una lettrice che si è battuta affinchè il tema conduttore delle ultime letture fosse l'Amore! A parte che di amore c'è sempre bisogno, io non mi sento isolata dalla comunità, anzi il GDL è uno dei modi di partecipare ad una iniziativa che la mia comunità mette a disposizione, che poi queste realtà presenti sul territorio debbano necessariamente interagire tra loro è opinabile.Mi permetto di esprimere una sensazione che ho provato nel leggere le tue parole: mi è venuto in mente il prete che durante la predica lancia invettive su chi non va mai a Messa ed intanto ad ascoltarlo ci sono proprio coloro che a Messa ci vanno sempre!(Devo dire che alla Messa per i 300 anni della ns Parrocchiale c'era più gente del solito; forse qualcuno sente il bisogno di fare comunità solo in momenti eccezionali...)
Noi del GDL di Castel Mella intanto usciamo di casa per ritrovarci a parlare di libri, condividiamo le ns emozioni e confrontiamo le ns opinioni e per me è già qualcosa di importante, troppo poco?Perchè?
Patrizia
ciao. sono d'accordo con patrizia: noi ci troviamo per parlare di libri, e non è poco...
se il signor anonimo vuole unirsi ben venga, ma se ha altre necessità (politiche??)deve rivolgersi altrove.
non siamo legati al territorio (anch'io non abito più a castelmella!) ma se siamo lì è grazie al lavoro, per altro non remunerato, della grande cristina, che propone e dispone e ci tiene in riga.grazie cri!
Rossana
Il fatto che Castel Mella dorma o sia desta francamente non è un problema del gruppo di lettura, se mai delle istituzioni, o del singolo cittadino, se preoccupato e sensibile ai problemi della comunità. Credo che ciascuno, singolo o gruppo, debba aver chiari i propri obiettivi e le proprie finalità, e cercare di raggiungerli è un progetto importante ed ambizioso, che costa fatica ed energia. Non vedo perché dovremmo lavorare per raggiungere gli obiettivi di altri. Il nostro scopo è la condivisione della lettura (ed essendo un progetto molto ambizioso credo che ne abbiamo d’avanzo) e siamo disposti a compiere questo percorso con chiunque lo voglia intraprendere con noi . I problemi di Castel Mella li lasciamo a chi è preposto a risolverli. Se finora non è riuscito a trovare il modo ( anche perché il percorso per dare un’identità ad un paese è lungo e complesso) non ci rende come gruppo responsabili. Siamo apolidi perché il nostro territorio non è limitato né circoscritto da confini geografici, la nostra comunità è quella dei lettori. E prima di addentrarci su altri terreni, preferiamo cercare di conoscere il nostro, i cui confini sappiamo essere infiniti.
Comunque ti ringrazio ancora per queste tue considerazioni, che ci hanno dato modo di continuare a riflettere su ciò che stiamo facendo e di chiarire quelle che sono le nostre finalità. Ogni incontro e confronto è un’occasione di crescita per chi si lascia coinvolgere. E tu ci stai dando questa possibilità. Oltre che l'opportunità di animare il nostro blog. Buon viaggio e buona fortuna, ovunque tu stia andando.
Salve. Gli ultimi interventi (tutti di donne: ma il gdl è forse un gineceo?) mi sembrano un po' risentiti e/o offensivi... là dove mi attribuiscono giudizi avventati, lontani dalla vs. realtà di "lettori di libri e basta" oppure là dove mi attribuiscono trame politiche ai danni del vs. mondo di "lettori di libri e basta"... Insomma, mi dipingete come un alieno, lontano anni luce dalla vs. setta di "lettori di libri e basta"...
Prima di allontanarmi dal vs. blog (in punta di piedi come sono entrato, vi offro gratis... un ultimo ragionamento "sociologico" (la consultazione di un vero sociologo vi costerebbe un occhio della testa!).
Il vs. gruppo coltiva un passatempo (il piacere di leggere)come altri gruppi, per es. il gruppo delle mamme/nonne, coltiva un altro passatempo (l'arte del ricamo).Insomma a ciascuno il suo passatempo (o hobby)!
Domanda: "Sono confrontabili qs. due gruppi amatoriali?". La sociologia - la scienza che studia i comportamenti sociali - risponde di sì.
Tutt'e due occupano in modo piacevole il tempo libero; tutt'e due soddisfano inclinazioni personali: fin qui, le somiglianze. Ed ora le differenze: chi ricama, lo fa di tasca propria, si riunisce c/o l'oratorio e alla fine, alla sagra della Madonnina del Boschetto, vende i suoi prodotti e dona il ricavato alla comunità.
Chi legge libri, lo fa col contributo pubblico, si ritrova c/o la biblioteca comunale e alla fine, consegue un vantaggio culturale individuale, senza alcun beneficio per la comunità.
Domanda semplice, con risposta altrettanto semplice e scontata: "Quale di qs. due gruppi, pur coltivando ciascuno interessi individuali, "fa comunità"?.
Potrei aggiungere altri "ragionamenti sociologici" intorno ad alcune vs. affermazioni (che, a mio modesto avviso, sono la spia d'una mentalità piuttosto antiquata)... ma le ritengo inutili e/o sprecate.
Comunque, vi faccio tanti auguri!
P.S. - Nel paese dove risiedo, da tempo esistono "Gli amici della biblioteca": qs. gruppo ha più o meno le medesime finalità del vs. GDL ma, al contrario di voi, "fa comunità" e soprattutto...non se la tira come voi!
ciao anonimo. se rileggi i tuoi interventi ti accorgerai di essere stato spesso polemico e a volte offensivo: ci hai definito una setta, hai detto che il nostro è un "soliloquio", che siamo un "cenacolo di iniziati", che ce la tiriamo...
A parte il fatto che non capisco questo astio nei nostri confronti (ci conosciamo??), sono forse nostre le colpe dell'amministrazione politica? siamo noi a dover risolvere la situazione? perchè un gruppo di lettori dovrebbe sentirsi queste responsabilità?
Lasciamo alla coscienza di ognuno il desiderio di partecipare o meno alla vita politica e sociale della comunità. Sono sicura che tu senti forte questa responsabilità e fai molto per il tuo paese...
grazie.
Rossana
Vedi, o Anonimo, quello che mi ha sconcertato non è stato il contenuto in sé e per sé dei tuoi interventi, ma il tono che sin dall'inizio hai voluto usare.
Mi spiego meglio: io non posso che rispettare i tuoi consigli su come organizzare il gdl, su come aprirlo maggiormente al confronto, su come farne parte attiva della comunità. Ma li rispetto precisamente perché sono consigli, e non ordini di servizio. E mi ritengo libero di non concordare con essi.
Inoltre, mi è parso che nelle ns risposte ci sia stato uno sforzo per chiarire e motivare (non solo a te ma anche a noi stessi) le ragioni del ns gdl; e che la scelta di fare di esso un luogo dove si leggono e si discutono dei libri sia stata abbondantemente spiegata.
Tu, invece, una volta preso atto delle ns idee, non hai spiegato più nulla. Anzi, da quel momento hai iniziato a ribadire la giustezza della tua posizione e l’insufficienza delle nostre, come se ti ritenessi in possesso della verità rivelata, dell’unica possibile e necessaria ricetta per organizzare il gdl.
Alla fine, più che a un confronto fra pari, ad alcuni di noi è sembrato di assistere a una lezione ex cathedra, in cui un Essere che presumeva se stesso infinitamente superiore spezzava il pane della sapienza a dei poveri ignoranti (con annessa lezione di Sociologia, per giunta).
Ammetterai, o Anonimo, che questo modo di impostare la discussione non sia stato apprezzato dal blog: è come se qualcuno si fosse introdotto, poniamo, in una casa non sua, e avesse iniziato a discutere con gli inquilini l’arredamento, cercando di costringerli a modificarlo in nome di una sua pretesa superiorità intellettuale (magari qualche oscura nozione di design), che nessuno era peraltro disposto a riconoscergli.
Ora apprendo, o Anonimo, che non intendi più proseguire la discussione. E sembra che tu lo faccia per colpa nostra. Che devo dirti? Per me sei in errore ma, d’altronde, sei padronissimo di pensarla come vuoi. Da un lato me ne dispiace, perché ogni apporto al blog è utile e prezioso. Dall’altro penso che sia meglio così: se questo è il tuo modo di contribuire, ritengo di non avere alcuna difficoltà a rinunciare ai tuoi interventi.
Mi sono imbattuto per caso nel blog dei... dodici lettori della biblioteca comunale... e ho dato un'occhiata alla discussione in corso.
Un rompiballe (o un saggio!) vi ha consigliato di guardarvi intorno, di non ignorare il paese dove vivete... e magari di imparare qualcosa da Milano o da altri paesi!
Apriti cielo, lo avete coperto di critiche, dandogli dell'invadente e dell'arrogante...
Come disponibilità al dialogo, non c'è male...
Vedete, io ho qualche anno in più di voi, che siete molto giovani... Ho vissuto il Sessantotto, un secolo fa... Allora, chi si mirava l'ombelico, ci girava intorno e non sapeva guardare oltre il suo naso... dopo un po' veniva stoppato, dicendogli chiaro e tondo: non fare della masturbazione intellettuale!
I vostri discorsi - scusate la franchezza - mi hanno fatto questa impressione...
Ma voi siete giovanissimi e potete ancora imparare molto dalla vita.
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