"Ci sono libri che si posseggono da vent'anni senza leggerli, che si tengono sempre vicini, che uno si porta con sè di città in città, di paese in paese, imballati con cura, anche se abbiamo pochissimo posto, e forse li sfogliamo al momento di toglierli dal baule; tuttavia ci guardiamo bene dal leggerne per intero anche una sola frase. Poi, dopo vent'anni, viene il momento in cui d'improvviso, quasi per una fortissima coercizione, non si può fare a meno di leggere uno di questi libri di un fiato, da capo a fondo: è come una rivelazione."

Elias Canetti

«Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire»

(I. Calvino, Perché leggere i classici, def. 6)


Il critico Lytton Strachey (a destra) prende il tè con Rosamond Lehmann e suo fratello, John Lehman del circolo Bloomsbury : i componenti del celebre circolo letterario inglese che ha contribuito a definire la cultura britannica nel periodo tra le due guerre

mercoledì 20 novembre 2024

Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre di Benedetta Tobagi - 20.11.2024

 


Ci siamo incontrati 

mercoledì 20 novembre 2024 ore 20,30 


presso la biblioteca del Comune di Castel Mella (BS)


per confrontarci sul libro 


"Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre" di Benedetta Tobagi 






Walter Tobagi è morto il 28 maggio 1980, gli hanno sparato alcuni membri di una semisconosciuta formazione terroristica di sinistra, la "Brigata XXVIII marzo". Tobagi era un giornalista del "Corriere della Sera", era uno storico e il presidente del sindacato dei giornalisti lombardi. Quando è morto aveva trentatré anni, il figlio Luca sette, Benedetta tre. Si può dire che Benedetta non ha conosciuto il padre, di lui conserva solo alcuni fotogrammi di ricordo e una grande incolmabile mancanza. Una volta cresciuta ha deciso di andare alla scoperta di questo padre immensamente amato, e ha provato a raccogliere ogni sua traccia. Ha scavato fra le carte pubbliche e professionali come fra quelle più intime e private, fra i libri letti e annotati, gli articoli, le pagine del diario, le lettere sentimentali. Ha ascoltato i ricordi di chi lo ha conosciuto: amici, familiari, politici, colleghi, la gente che lo ha incontrato solo di passaggio. Ha raccolto l'eredità, gli insegnamenti e le massime di vita del nonno Ulderico (che dalle povere campagne dell'Umbria si era spostato a Milano per garantire un futuro diverso all'unico figlio) sapendo leggere oltre le poche parole che lui era solito pronunciare. Le parole di un uomo forte e orgoglioso che ha seguito tutti gli appuntamenti di un lungo e a volte incomprensibile processo contro gli assassini del figlio. Benedetta ha letto e studiato tutti gli atti processuali

mercoledì 23 ottobre 2024

La resistenza delle donne di Benedetta Tobagi - 23.10.24


Ci siamo incontrati 

mercoledì 23.10.2024  alle 20.30

 nella sede della biblioteca

per confrontarci sulla lettura del libro

"La resistenza delle donne" di Ritanna Armeni





Libro vincitore del Premio Campiello 2023

Un libro che possiede il rigore della ricostruzione storica, ma anche una straordinaria passione civile che fa muovere le vicende raccontate sullo sfondo dei problemi di oggi.

«Benedetta Tobagi ha realizzato un piccolo miracolo, riuscendo a cogliere il vissuto delle innumerevoli resistenti con uno sguardo inedito, insofferente a perbenismi e tabú, a raccontarci l’incanto e la disperazione delle loro vite partigiane e in fondo a darci un po’ di coraggio, in un’Italia che sembra aver smarrito la memoria». - Simonetta Fiori, la Repubblica

“La Resistenza delle donne” è prima di tutto un libro di storie, di traiettorie esistenziali, di tragedie, di speranze e rinascite, di vite. Le donne furono protagoniste della Resistenza: prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita. Una «metà della Storia» a lungo silenziata a cui Benedetta Tobagi ridà voce e volto, a partire dalle fotografie raccolte in decine di archivi. Ne viene fuori un inedito album di famiglia della Repubblica, in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne.

mercoledì 6 marzo 2024

Sei tu il figlio di Emanuele Galesi - 6.03.24


 Ci siamo incontrati 

mercoledì 6 marzo 2024 alle 20.30

 nella sede della biblioteca

per confrontarci sulla lettura del libro:

"Sei tu il figlio" di Emanuele Galesi





Un padre caduto nella dipendenza. Un figlio deluso dalla debolezza del genitore. Ma forse esiste ancora qualcosa da salvare.

Non è facile per un figlio guardare il padre distruggersi. Non è facile perdonare, né odiare. Emanuele Galesi ci racconta, senza retorica, una storia vera, drammatica e dolcissima. Quando guarda la stanza d'ospedale, sopra il letto vede un uomo consumato dalla droga. Prova rabbia. Si sente stanco, di una stanchezza infinita. E si vergogna, perché sa che per gli altri quel manichino smunto è solo un tossico, un poveraccio inutile. Ma per lui è diverso, quell'uomo è suo padre. È l'ennesimo ospedale, l'ennesima caduta. In passato il padre ha sempre trovato la forza di venirne fuori, anche se ogni volta è stato più faticoso. Lui che alla fatica non si è mai sottratto, né sul lavoro, finché è riuscito a conservarne uno, né in montagna, dove con passo sicuro precedeva suo figlio bambino e poi ragazzino. Un rapporto, quello tra i due, fatto di continue sottrazioni, con la droga a erodere la normalità del loro legame, fino all'inevitabile ribaltamento dei ruoli. Ed è di nuovo il figlio a doversi prendere cura del padre, ma stavolta è diverso. Stavolta, dopo la caduta, non ci sarà una risalita. Potrebbe essere solo la fine di tutto, o potrebbe diventare l'occasione per andare oltre le rispettive ferite e ritrovare qualcosa di autentico da salvare. Un romanzo dolorosamente sincero, che, grazie al punto di vista del protagonista, offre una lettura nuova del problema della tossicodipendenza. Non lo strazio di un genitore che vede annullarsi ogni possibilità di futuro per il proprio figlio, ma lo spaesamento di un figlio che deve costruire sulle macerie lasciate dal padre.