"Ci sono libri che si posseggono da vent'anni senza leggerli, che si tengono sempre vicini, che uno si porta con sè di città in città, di paese in paese, imballati con cura, anche se abbiamo pochissimo posto, e forse li sfogliamo al momento di toglierli dal baule; tuttavia ci guardiamo bene dal leggerne per intero anche una sola frase. Poi, dopo vent'anni, viene il momento in cui d'improvviso, quasi per una fortissima coercizione, non si può fare a meno di leggere uno di questi libri di un fiato, da capo a fondo: è come una rivelazione."

Elias Canetti

«Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire»

(I. Calvino, Perché leggere i classici, def. 6)


Il critico Lytton Strachey (a destra) prende il tè con Rosamond Lehmann e suo fratello, John Lehman del circolo Bloomsbury : i componenti del celebre circolo letterario inglese che ha contribuito a definire la cultura britannica nel periodo tra le due guerre

giovedì 4 giugno 2009

Tutti gli uomini sono mortali di Simone de Beauvoir

Trama: il romanzo inizia con l'incontro di Regina, una giovane attrice teatrale dalla promettente carriera e Raimon Fosca, un uomo condannato a vivere per sempre, e si sviluppa con la narrazione della lunga e travagliata vita del protagonista.

Citazioni: "Per avere tutto bisogna perdere tutto".
"Esiste un solo bene, agire secondo la propria coscienza".
"Tutti gli sforzi che abbiamo la pretesa di fare per gli altri non servono a niente".

Il Confronto:

"E' un libro ricco di citazioni filosofiche che mi ha fatto molto riflettere. Ho compreso che in effetti quello che conta per gli uomini non è mai quello che ricevono ma quello che fanno. Infatti: "Se non possono creare, bisogna che distruggano, in un modo o nell'altro devono rifiutare tutto quello che c'è, altrimenti non sarebbero uomini. E non possono che odiarci, noi che pretendiamo di forgiare il mondo al loro posto, ed imprigionarveli dentro. Quell'ordine, quella quiete che noi sognamo per ognuno sarebbe la più tremenda maledizione". "Se si vive a lungo, si vede che ogni vittoria un giorno si tramuta in sconfitta". "Tutto quello che si fa un giorno si disfa". "Dal momento in cui si nasce si incomincia a morire. Ma tra la nascita e la morte c'è la vita"."

"E' un libro profondo che tocca il tema dell'esistenzialismo. Il personaggio più importante è Fosca che ci fa capire che l'immortalità non porta alla felicità ma è una maledizione. Ciò lo si deduce dalle considerazioni di Fosca ma anche da quelle degli altri personaggi. Il monaco per esempio vedendo Fosca dice:"Hai costruito case per gli uomini di Carmona e ora giacciono sotto terra, li hai rivestiti di belle stoffe e ora sono nudi dentro i sudari, li hai nutriti e ora essi nutrono i vermi, hai vinto la carestia ma Dio ti ha mandato la peste e la peste ti ha vinto".

"Se una persona ha la possibilità di capire che sta vivendo l'ultimo giorno della sua vita, riesce a coglierne l'essenza, il vero significato del vivere".

"Vivessimo anche mille anni non potremmo cambiare il ciclo della vita, che è un rincorrersi di fatti che si ripetono all'infinito. Dopo la fame viene il benessere, dopo il benessere viene la guerra, poi ritorna la pace. Il modo di governare è sempre lo stesso, c'è chi comanda e chi subisce. In conclusione per gli uomini è meglio morire che vivere in eterno".
"Infatti Fosca con l'immortalità ha perso l'interesse di vivere, ma si rianima tutte le volte che ama. Quindi è l'amore che da significato alla vita".


"Un altro tema che emerge è la libertà di agire dell'uomo. Ho riflettuto sul fatto che i genitori, che per conoscenza ed esperienza sanno cogliere le insidie della vita, tuttavia, non potendo privare i figli della libertà di scelta e di azione, non sono in grado di impedire loro di sbagliare."